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I CENTRI ANTIVIOLENZA TRA OSTACOLI E BUONE PRASSI

In occasione del 25 Novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna diffonde i dati di monitoraggio sulla violenza in regione relativi al 2019 (al 31 ottobre) e riflette sulle criticità e sulle buone pratiche relative a quest’ultimo anno di attività.

Nel corso del 2019 le donne che si sono rivolte a un centro antiviolenza del Coordinamento sono state complessivamente 3785, nel 92% dei casi si tratta di donne che hanno subito violenza, in totale 3485. Fra di esse, coloro che l’hanno fatto per la prima volta nel corso di quest’anno sono state 2597. Nel 35% (885 donne) dei casi si tratta di donne che provengono da altri paesi. Nel 75% dei casi sono donne con figli/e, per lo più di minore età. L’autore delle violenze di gran lunga prevalente è infatti il partner o l’ex partner (marito, compagno, fidanzato, amante). I figli/e delle donne accolte sono complessivamente 3240, almeno 1 bambino/a su 2 (il 51%) è vittima di violenza diretta o assistita.

 

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GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE: PAGINE DI DIARIO

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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: NOI CI SPENDIAMO, E TU?

FB 25 novembre BorgonuovoFB 25 novembre Gotico
 
 
Per tutto il mese di Novembre, se scegli i prodotti Solidal Coop, l'1% di ciò che spendi contribuisce a sostenere i centri antiviolenza e le associazioni del territorio impegnate a contrastare la violenza sulle donne.
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, presidio in negozio delle volontarie dell'associazione convenzionata sul territorio di Piacenza.

COMUNICATO STAMPA: Pillon in cattedra?...

PILLON IN CATTEDRA? È UNA QUESTIONE POLITICA

Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprime sconcerto per l’organizzazione del seminario sull’affido condiviso tenuto dal sen. Pillon

Venerdì prossimo, 15 novembre, si terrà un seminario sull’affido condiviso organizzato dalla Camera Civile di Parma. Relatore e professore in cattedra, Simone Pillon, il senatore leghista autore dell’omonimo ddl che abbiamo definito più volte come un attacco alla libertà delle persone, ai diritti delle donne ed adultocentrico, un progetto oscurantista che, se diventasse legge, penalizzerebbe ulteriormente le donne che subiscono violenza.

Come Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprimiamo il nostro sconcerto per questa scelta della Camera Civile di Parma proprio a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e ci uniamo all’appello dell’Udi di Bologna e alla richiesta di sospendere l’evento.

È motivo di indignazione che tale seminario sia inserito nel percorso formativo rivolto agli avvocati. Ricordiamo che il ddl Pillon, per citarne solo un aspetto, prevede l’obbligatorietà della mediazione familiare, applicabile anche ai casi di violenza, e che tale imposizione viola la Convenzione di Istanbul che è legge in Italia dal giugno 2013.

 

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COMUNICATO STAMPA: DALLA PARTE DELLE DONNE CURDE

In questi giorni si sta assistendo all’invasione dei territori del Rojava, il Kurdistan occidentale, da parte dell’esercito turco.
Si contano già morti, feriti e decine di migliaia di civili in fuga in un territorio, come quello siriano, già segnato da otto anni di guerra civile.
Solo ieri si è appreso che è stata assassinata anche Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito Futuro siriano e una delle più note attiviste per i diritti delle donne nella regione.
 
 
Diventate il simbolo della resistenza curda nel nord della Siria, queste donne rappresentano qualcosa di più ampio:
UN MODELLO DI CORAGGIO E ATTIVISMO PER TUTTE LE DONNE, OCCIDENTALI E NON.
 
Cresciute in una cultura dove delitti d’onore e nozze forzate sono la norma,
le combattenti curde sono l’incarnazione vivente della forza delle donne e del principio di sorellanza,
un ribaltamento attuale e sotto gli occhi di tutti di quegli stereotipi di genere che
vogliono le donne sottomesse, alla dominazione maschile come al loro “destino biologico”.
 

Come Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprimiamo il nostro sentito cordoglio per la morte di Hevrin Khalaf e piena solidarietà e vicinanza al popolo e alle donne curde, che stanno coraggiosamente affrontando l’offensiva turca.

COMUNICATO STAMPA dei Centri Antiviolenza - SETTEMBRE

L’ESTATE NERA DELLE DONNE IN EMILIA-ROMAGNA

Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna commenta gli ultimi episodi di violenza contro le donne in regione

L’estate che si è appena conclusa ha visto più volte la regione Emilia-Romagna al centro dell’attenzione mediatica per episodi riguardanti la violenza maschile contro le donne.

A inizio agosto, a Faenza, l'87enne Franco Valgimigli uccide la moglie 79enne Maria Miotto. Chiama la figlia annunciando il suicidio ma viene ritrovato vivo e arrestato.

A Castello d’Argile (BO), Atika Gharib, 32 anni, lo scorso 3 settembre viene uccisa dall'ex fidanzato M'Hamed Chamekh, 41 anni, che confessa il delitto. Il femicidio arriva come l’apice di una lunga storia di violenza, durante la quale l’uomo aveva anche tentato di abusare della figlia della donna.

È il 7 settembre quando, nel Piacentino, viene ritrovato il corpo senza vita di Elisa Pomarelli, 28 anni, uccisa dall’amico 45enne Massimo Sebastiani. Elisa non ricambiava l’interesse dell’amico nei suoi confronti e il suo rifiuto non viene accettato dall’uomo. Elisa viene punita, in quanto donna e in quanto lesbica, da un uomo che non le riconosce il diritto a scegliere liberamente. Elisa viene uccisa una seconda volta sui giornali, che definiscono il femicida un “gigante buono”, parlano di “amore non corrisposto”, di “raptus”.

Allo stesso modo subisce una seconda violenza Lucia Panigalli lo scorso 17 settembre, quando viene intervistata a Porta a Porta da Bruno Vespa. La donna, originaria di Ferrara, è vittima di un duplice tentativo di femicidio; è costretta a vivere sotto scorta da quando l’autore delle violenze è uscito dal carcere. L’intervista del noto giornalista è un susseguirsi di allusioni irrispettose, battutine sgradevoli, frasi che, oltre a sminuire la violenza subita dalla donna, insinuano una sua corresponsabilità, la colpevolizzano.

 

 

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SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE 2019

Come coltivare i girasoli in vaso

Le aspiranti operatrici  volontarie dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma

Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone 

all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre

le ore 14.00 del 17 ottobre 2019.

L'intero bando e le indicazioni per presentare la domanda sono presenti nell'area  PROGETTI del sito.

 

Difesa Personale: Sicurezza al Femminile

Sicurezza al Femminile:

Grazie all'arte marziale che fonda la sua tradizione nel combattimento dei samurai, ci si abitua al contatto e alla resistenza ai colpi, si allena corpo e mente in sinergia con la finalità di liberarsi dai vincoli e allontanarsi dal pericolo. Le tecniche proposte allenano e aumentano la percezione del possibile pericolo aumentando l'attenzione verso lo spazio circostante. Si acquista maggior consapevolezza dei propri punti di forza senza diminuire la giusta prudenza che, grazie ad una maggiore lucidità di azione, impone di valutare una situazione al fine di intuirne i rischi così da evitare i pericoli.

Due incontri gratuiti in data sabato 21 e sabato 28 settembre 

dalle 14.30 alle 16.30

c/o Palestra Cik - Strada Gragnana n° 9

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ANCORA UN FEMICIDIO A PIACENZA

ANCORA UNA VOLTA!

Maggio 2019! Quattro mesi sono passati dall'ultimo femicidio. Ci sembravano già spaventosamente numerosi i femicidi - 7 in 7 anni! commessi nella nostra provincia, quelli dei quali si ha una triste, recente certezza, eppure,

ANCORA UNA VOLTA, ci troviamo a piangere una donna, ANCORA UNA VOLTA, uccisa per mano di chi andava dicendo che ne era "innamorato pazzo"....ma lei " non voleva sapere nulla di lui”.

ANCORA UNA VOLTA una DONNA, viene considerata "cosa" della quale se ne esige brutalmente e violentemente il possesso, oltre i suoi sentimenti, il suo volere, i suoi desideri, i suoi si ed i suoi no; ignorati, violati, spazzati via...ANCORA UNA VOTA

Elisa Pomarelli, 28 anni, scomparsa il 25 agosto E' STATA UCCISA DA Massimo Sebastiani!

 

 

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