Una giuda che promuove la conoscenza di argomenti che riguardano la gestione finanziaria quale arricchimento della consapevolezza femminile rispetto la "questione del denaro".
"La conoscenza rende libere"
Un percorso guidato con Qr Code che apre ad una serie di interventi fatti da professionisti in occasione dei tre incontri che si sono svolti tra Ottobre e Novembre 2023 presso la Provincia di Piacenza.
Da questi incontri è scaturita l'idea, resa possibile dall'approvazione, da parte della Regione Emilia Romagna, del Progetto Div.E. - Divenire per Essere presentato dal Centro antiviolenza di Piacenza, di rendere fruibili tante informazioni utili unitamente a link esplicativi, attraverso un documento di facile consultazione per tutte le donne.
Partner del Progetto "Dai Valore al tuo Futuro" 2.0:
➢ Provincia di Piacenza
➢ Consigliera di Parità supplente della Provincia di Piacenza
➢ Banca d'Italia - Filiale di Piacenza
➢ Notariato di Piacenza
➢ Centro antiviolenza di Piacenza - Ass.ne La Città delle Donne O.d.v.
Versione consultabile anche al link: PROGETTI ATTIVI - PROGETTO DIV.E. - “BROCHURE "DAI VALORE AL TUO FUTURO” 2.0
Nel primo pomeriggio di lunedì 9 settembre, a Ravenna, è stata uccisa Piera Ebe Bertini. È stata uccisa dal marito, che ha poi chiamato le forze dell’ordine per costituirsi.
Il Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprime vicinanza ai familiari ed a tutte le persone colpite da questa violenza.
Sono passati meno di 4 mesi dal femminicidio di Silvana Bigatti e di Eleonora Moruzzi prima di lei e purtroppo, riscontriamo gli stessi problemi nella narrazione di queste morti per mano maschile.
La parola femminicidio, che è, finalmente, entrata a far parte del linguaggio comune, quando la donna uccisa, dal partner o dall’ex partner, è giovane ed in salute,
sembra non essere considerata per le donne malate o di età superiore ai 70 anni.
Piera Ebe Bertini aveva 77 anni e soffriva di Alzheimer.
Nessuna di queste è una condizione mortale od una colpa, eppure troppo spesso essere una donna anziana e/o malata, in Italia, porta a morti brutali e assassinii.
Il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna ribadisce che questa tipologia di delitti non ha niente a che fare con la pietà o l’eutanasia e tutto a che fare con la violenza contro le donne.
Perché a decidere il fine vita non sono le donne, ma gli uomini, che si arrogano il diritto di uccidere.
Questa tipologia di femminicidi è il prodotto di una definizione sociale dei ruoli entro la famiglia, che ancora sostiene aspettative di accudimento in carico alle sole donne.
La sovversione della responsabilità di cura, all’interno della famiglia o della coppia, è qualcosa di fronte al quale l'uomo si trova impreparato e reagisce spesso come se fosse egli stesso il soggetto leso.
Così succede che una donna anziana e malata vada incontro all’abbandono o, in casi estremi, al femminicidio:
l'eliminazione fisica di colei che non risponde più al ruolo attribuitole da una società patriarcale.
Pagina 1 di 33