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In questi giorni si sta assistendo all’invasione dei territori del Rojava, il Kurdistan occidentale, da parte dell’esercito turco.
Si contano già morti, feriti e decine di migliaia di civili in fuga in un territorio, come quello siriano, già segnato da otto anni di guerra civile.
Solo ieri si è appreso che è stata assassinata anche Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito Futuro siriano e una delle più note attiviste per i diritti delle donne nella regione.
 
 
Diventate il simbolo della resistenza curda nel nord della Siria, queste donne rappresentano qualcosa di più ampio:
UN MODELLO DI CORAGGIO E ATTIVISMO PER TUTTE LE DONNE, OCCIDENTALI E NON.
 
Cresciute in una cultura dove delitti d’onore e nozze forzate sono la norma,
le combattenti curde sono l’incarnazione vivente della forza delle donne e del principio di sorellanza,
un ribaltamento attuale e sotto gli occhi di tutti di quegli stereotipi di genere che
vogliono le donne sottomesse, alla dominazione maschile come al loro “destino biologico”.
 

Come Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprimiamo il nostro sentito cordoglio per la morte di Hevrin Khalaf e piena solidarietà e vicinanza al popolo e alle donne curde, che stanno coraggiosamente affrontando l’offensiva turca.